RESPONSABILI SCIENTIFICI
Antonio Lugini – Roma
Fabiana Vitiello – Napoli
FACULTY
Francesca Ambrosio – Napoli
Carola Borrelli – Napoli
Federica Buzzacchino – Taranto
Paolo Chiodini – Napoli
Ettore D’Argento – Roma
Teresa Del Giudice – Catanzaro
Carminia Maria Della Corte – Napoli
Raimondo Di Liello – Napoli
Teresa Fabozzi – Napoli
Alain J. Gelibter – Roma
Marina Gilli – Napoli
Valerio Gristina – Palermo
Simona Iaccarino – Napoli
Antonietta Letizia – Napoli
Vito Longo – Bari
Antonio Lugini – Roma
Anna Manzo – Napoli
Sabrina Mariotti – Roma
Michele Montrone – Bari
Sabrina Ricciardi – Roma
Riccardo Ronga – Salerno
Marco Russano – Roma
Alessandro Russo – Messina
Alberto Servetto – Napoli
Vincenzo Sforza – Napoli
Simona Signorello – Napoli
Vittorio Simeon – Napoli
Claudio Sini – Olbia
Antonino Carmelo Tralongo – Siracusa
Giuseppe Viscardi – Napoli
Fabiana Vitiello – Napoli
Il trial clinico definisce uno studio farmacologico, biomedico o salute correlato, progettato secondo precise regole condivise e protocolli predefiniti per rispondere a precisi quesiti riguardanti l’effetto sui pazienti in termini di efficacia e sicurezza. È quindi parte fondamentale della medicina basata sulla evidenza, offrendo modalità scientifiche per ottenere le migliori prove possibili. Senza i trials clinici, il progresso della lotta contro il cancro sarebbe bloccato e le decisioni sulle politiche sanitarie non potrebbero essere prese in appropriatezza.
Con questo scopo, si comprende facilmente come essi debbano avere modalità controllate, scientificamente condivise e facilmente riproducibili. Perché un trial sia ben fatto, è necessario costruire un disegno preciso, individuando con cura sia la domanda a cui si vuole dare risposta (endpoint primario) sia la popolazione di pazienti arruolati nello studio (target), assicurandosi che tutto possa dare significatività statistica ai risultati. Nonostante i vari passaggi di fase e approvazione, che dovrebbero garantire la qualità e la sicurezza dei molti dati prodotti, è fondamentale e necessario che i professionisti del settore, attraverso una lettura consapevole ed una analisi critica, abbiano la capacità di comprenderne ed interpretarne i risultati.
Essere in grado di valutare i livelli di evidenza presenti, identificando qualsiasi possibile fonte di errore non è cosa scontata e solo attraverso elevate competenze, potranno essere trasferite rapidamente nella pratica clinica le evidenze in grado di offrire migliori opportunità di cura ai pazienti. L’evento scientifico, guidato da tecnici esperti, è finalizzato a coadiuvare i partecipanti coinvolti, alla corretta interpretazione dei dati attraverso le molteplici implicazioni cliniche e limiti di applicabilità. Il setting di malattia prescelto è quello del NSCLC in fase avanzata non oncogene addicted, per i grandi cambiamenti apportati dalle nuove evidenze scientifiche degli inibitori degli immunocheck point disponibili attualmente in pratica clinica.
13.00 – 14.00 |
Apertura della segreteria – arrivo e registrazione dei partecipanti |
14.00 – 14.30 |
Introduzione ed obiettivi formativi del corso – F. Vitiello |
14.30 – 16.30 |
1° SESSIONE: NSCLC PD-L1≤ 50% (suddivisione in tre gruppi)
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16.30 – 16.45 |
Coffee Break |
16.45 – 18.45 |
Restituzione output e relativa applicabilità clinica • Gruppo KN 189 e 407 – G. Viscardi |
18.45 – 19.15 |
Conclusioni e termini lavori della prima giornata – A. Lugini |
08.30 – 09.00 |
Apertura dei lavori della seconda giornata – F. Vitiello |
09.00 – 11.00 |
2° SESSIONE: NSCLC PD-L1≥ 50% (suddivisione in tre gruppi) • Gruppo KN 0-24 – F. Ambrosio, F. Buzzacchino, T. Fabotti, V. Gristina, S. Mariotti, V. Sforza, S. Signorello |
11.00 – 11.15 |
Coffee Break |
11.15 – 13.15 |
Restituzione output e relativa applicabilità clinica • Gruppo KN 0-24 – M. Russano |
13.15 – 13.45 |
Take-home messages – F. Vitiello |
13.45 – 14.00 |
Compilazione questionario ECM e chiusura del corso |
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